COM’E’ STRUTTURATA UNA CARTA DI CREDITO?

Per capire come funziona una carta, dovremmo imparare a conoscerla meglio.
Vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando

Una carta di credito è uno strumento di pagamento con 16 cifre impresse a rilievo ( qualora non fossero a rilievo si tratterebbe di una carta di debito ), una banda magnetica nella quale sono impresse le informazioni relative al titolare di carta, ed “ eventualmente ” è dotata di un chip. Dico eventualmente in quanto ancora non tutte le carte sono migrate al microcircuito.

LE 16 CIFRE DELLA CARTA: HANNO UN SIGNIFICATO?

Immagino che quella appena riportata, sia una domanda che si sono fatti in molti.

La risposta è sì: ogni singola cifra impressa sulla carta ha un suo significato. Vediamoli insieme:

  • La prima delle sedici cifre impresse sta ad indicare il circuito di riferimento: nel dettaglio il 4 corrisponde a Visa, il 5 a Mastercard, 3 American Express o Diners Club, 6 Discover Card (queste ultima in Italia non diffuse);
  • Le successive cinque cifre identificano l’issuer (l’istituto finanziario che ha emesso la carta);
  • Le successive nove cifre sono l’identificativo univoco del titolare di carta (questa parte è diversa per ogni carta ed è generata da un algoritmo);
  • L’ultima cifra è di controllo.

LA BANDA MAGNETICA: QUALI DATI VI SONO IMPRESSI?

Sul retro di tutte le carte di credito c’è una banda magnetica nella quale sono impressi i dati del titolare di carta. Presenta tre tracce. Ad essere letta solitamente è la seconda e contiene i seguenti dati: PAN della carta (le 16 cifre), la data di scadenza, un codice di servizio che sta ad indicare qual è il tipo di carta (di credito o di debito), una serie di cifre che corrispondono al PIN della carta crittografato attraverso un algoritmo.

Sulla fase autorizzativa (dettagli su cosa succede durante una transazione) abbiamo ampiamente parlato in un articolo dedicato su questo sito.

IL CHIP

Il chip (o microprocessore) è l’evoluzione della banda magnetica.

La banda magnetica (utilizzata dal 1979) presenta dei limiti piuttosto evidenti: ha una capacità di memorizzazione limitata e non può conservare i dati in modo sicuro (per esempio il codice di sicurezza CVV può essere verificato solo on line).

Le smart card (carte con microprocessore) possono conservare i dati in modo sicuro grazie ad altissimi standard di sicurezza (Il codice di sicurezza può essere verificato sia on line che off line) e, possono contenere un gran numero di informazioni.

Le ragioni che hanno portato allo sviluppo di tale tecnologia sono, in primo luogo la necessità di ridurre drasticamente il numero di frodi (clonazioni, contraffazioni, ecc) e la necessità di avere una gestione off line delle transazioni.

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