Commissioni Interbancarie Multilaterali illegali: cosa cambia dopo la decisione della Corte di Giustizia Europea

Il principio di libera concorrenza è alla base della decisione della Corte di giustizia Europea che ha recentemente bocciato il ricorso fatto da Mastercard sulla precedente sentenza del Tribunale della Unione Europea (che risale al 2012) che stabilì la ‘non legalità’ delle Commissioni Interbancarie Multilaterali, indicate anche tramite l'acronimo di Cim.

In sostanza, il circuito Mastercard era solito (almeno fino alla sentenza) applicare delle commissioni che finivano per ricadere sull'acquirente finale, secondo un meccanismo a cascata: le elevate commissioni richieste spesso da Mastercard per i suoi servizi, venivano, infatti, in larga parte, scaricate dall'esercente sull'acquirente di un bene o servizio, tramite l'applicazione di un sovrapprezzo dell'oggetto dell'operazione di compravendita.

Perché le commissioni Cim limitano la libera concorrenza?

Con ogni probabilità la scelta della Corte di Giustizia è giunta alla stessa considerazione del precedente tribunale, partendo dal presupposto che non c'era, dalla controparte, adeguata forza contrattuale contro un colosso come Mastercard (in Europa primo nelle transazioni che avvengono con pagamenti elettronici). A questo si aggiunge la determinazione di una soglia di commissioni eccessivamente elevata rispetto alle effettive necessità legate alla gestione del sistema e del circuito stessi.

Le commissioni a cui si dovrà attenere d'ora in poi Mastercard sono le stesse fissate per tutti i circuiti, ovvero del 2% e del 3% (rispettivamente per le carte di debito e le carte ricaricabili nel primo caso, e per le carte di credito nel secondo caso). In ogni caso i benefici di una riduzione dei prezzi per acquisti con carta elettronica non verranno sentiti in tutti i Paesi Ue e per tutte le transazioni, dal momento che le Cim, a loro volta, non sono applicate in tutte le nazioni europee allo stesso modo e per tutti i tipi di operazioni di acquisto e vendita, ma variano, appunto, da Paese a Paese.

Cosa cambierà per i costi e le commissioni delle carte Mastercard?

La sentenza della Corte di Giustizia Europea è stata molto chiara, facendo esplicito riferimento al divieto dell'applicazione delle Commissioni interbancarie multilaterali, che non impattano sul costo di gestione annuo, o sui costi di ricarica (per le ricaricabili), ma esclusivamente sul costo finale di un oggetto acquistato con il loro utilizzo.

Per cui non c'è da aspettarsi una riduzione delle altre voci di costo, fermo restando che anche da questo punto di vista la scelta è ampissima e può essere condizionata solo dal tipo di strumento di pagamento, con le relative caratteristiche, di cui si ha effettivamente bisogno.

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