App Mediolanum Wallet: la banca entra nello smartphone

Mantenendo la linea del purismo rispetto al motto della “banca del futuro”, Banca Mediolanum non poteva sottovalutare il ruolo che, in un orizzonte temporale non troppo dilatato e proiettato in avanti, dovrebbero avere i metodi di pagamento basati sull’impiego della tecnologia NFC (vedi anche Servizi di pagamento).

Questo obiettivo è stato fin da ora raggiunto tramite la App Mediolanum Wallet, che è stata dotata di tantissime funzioni e che a loro volta mirano a non creare uno scollamento con l’altro motto di banca “costruita intorno alle persone”.

Come funziona la App di Mediolanum?

L’attenzione è stata focalizzata, soprattutto a livello pubblicitario, sul sistema di pagamento tramite NFC, creando da una parte il limite dei providers telefonici abilitati, che sono Tim e Vodafone (per cui al momento rimangono escluse sia Wind che la Tre).

Dall’altra si è cercato di superare questo ostacolo non restringendo fattivamente l’uso della app all’impiego quale mezzo di pagamento, dematerializzando semplicemente le proprie carte (prepagata, bancomat e carta di credito) all’interno del chip stesso della sim. Infatti la app, che può essere scaricata gratuitamente su Apple store o su Google Play, permette anche di gestire il proprio conto corrente in modo semplice e sicuro, seguendo due strade che non necessariamente devono appaiarsi o sovrapporsi.

Da una parte c’è quella delle impronte digitali (ovviamente compatibile solo per smartphone che sono dotate di lettore come i vari modelli Samsung e iPhone almeno 5s), che permette di usare l’impronta al posto dell’inserimento dei codici segreti, mentre l’altra è quella del Token App che permette di generare un terzo codice segreto usa e getta per disporre le varie operazioni di pagamento (come bonifici, ricariche ma anche di bollettini postali).

Per i bollettini premarcati la Mediolanum Wallet permette anche di procedere ai pagamenti tramite foto degli stessi (vedi anche Come pagare online con il Bancomat). In aggiunta c’è la possibilità di sfruttare Jiffy per poter inviare denaro, anche in modo gratuito, tramite la rubrica del telefono (come avviene ad esempio con Ubi Pay).

Conclusioni

La app funziona bene, e tramite l’impiego del widget (facoltativo) si possono ridurre in modo essenziale le azioni da compiere, dovendo molto spesso passare per un solo touch sull’apposita voce senza altre complicazioni. Ci sono ovviamente i limiti dettati dalla tecnologia, che, oltre alla sim Nfc, richiede un sistema operativo almeno pari ad android 4.0 mentre per iPhone si parte da iOs 7,2.

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