Comodità, costi e convenienza: come scegliere il miglior pos mobile

Si parla di pos mobile quando il suo funzionamento avviene senza doversi appoggiare ad una linea telefonica fissa, ma semplicemente sfruttando la connessione dati disponibile con i vari operatori.

Tim, Wind, Vodafone e Tre si sono organizzati proponendo a loro volta servizi preposti a fornire il pos in combinazione con l’offerta del traffico dati per la connessione. Ci sono però moltissimi prodotti validi in commercio, alcuni proposti dalle banche, altri da società esterne (vedi anche Mobile Pos Cartasì).

La scelta del pos mobile può portare in molte situazioni a dei vantaggi, non solo permettendo di ricevere pagamenti al di fuori delle sedi di attività (esempio per le consegne a domicilio), ma anche nel caso di impiego stagionale, eliminando quasi sempre la presenza di costi fissi.

Quindi la scelta del pos mobile deve avvenire non solo guardando ai costi diretti, ma anche all’impatto che questi hanno complessivamente con (e senza) commissioni di pagamento (vedi anche Servizi di pagamento).

Come funziona il pos mobile?

Sia che si scelga il pos mobile di una banca, provider telefonico o società specializzata, per l’esercente è necessario ottemperare a due elementi base:

  • la proprietà di un device con sistema operativo compatibile per la app che permette la gestione dei pagamenti (sempre accettati Android e iOS, un po meno Windows Phone);
  • l’acquisto o l’affitto del piccolo lettore di carte che comunica con lo smartphone o il tablet via bluetooth.

La gestione dei pagamenti e l’invio delle ricevute avviene usando la app che viene scaricata gratuitamente. I pagamenti sono sicuri al 100%, per cui gli acquirenti possono essere tranquilli, con protocolli di sicurezza analoghi a quelli del contactless.

Esempi di pos mobile

Come detto molte sono le possibili scelte a disposizione che possono variare a seconda delle esigenze e delle preferenze personali legate alla comodità od al risparmio. Nel particolare:

Società indipendenti

Tra le società indipendenti che offrono servizi di mobile payments senza costi fissi ci sono Sum up e Payleven. A questi si aggiunge Jusp che prevede sia una soluzione senza canone che una con canone. Il costo del pos mobile è di circa 79 euro;

Principali banche

A differenza di Unicredit o Bnl, Intesa Sanpaolo, tramite Setefi, ha creato un pos mobile Mobe and pay, che ha possibilità di impiego anche stagionale. Il lettore non viene venduta ma prevede un canone mensile di affitto;

Provider telefonici

I principali gestori hanno tutti una soluzione diretta o in convenzione con altre società. Ecco i principali esempi:

  • Tim propone pacchetti con lettore compreso, e canone mensile a partire da 10 euro al mese;
  • Vodafone ha Pos sicuro per tablet e pos Ram per smartphone con costi a partire da 15 euro al mese;
  • Mobo è la soluzione di wind in accordo con Bnl, che ha un affitto mensile a partire da 3 euro al mese più la connessione dati;
  • Tre e Ubi offrono una soluzione da 5 euro al mese, con franchigia dei pagamenti fino a 400 euro.

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