Fineco, FreedomCard o Cartaimpronta Bpm? Guida alle migliori carte multifunzione

La gestione di un conto corrente online, magari con l’aggiunta di un conto deposito o trading, più l’impiego di differenti carte di pagamento, che permettono di rendere più controllata e razionale la spesa mensile, comportano un grande sforzo sotto l’aspetto dell’amministrazione delle varie credenziali (tra password, codici segreti, OTP e Pin), senza logicamente tradire la sicurezza.

Per soccorrere i titolari di diverse tipologie di carte di pagamento, alcune banche, hanno messo sul mercato le carte multifunzione. Con questa definizione oggi vengono indicate anche le carte di credito che svolgono funzioni diverse (ad esempio con rimborso a saldo e rateale), ma in realtà la vera carta multifunzione è quella che svolge sia la funzione di carta di debito che quella di carta di credito. Tra costi, limiti e reale valore aggiunto offerto, vediamo quali sono quelle considerate le migliori, al di fuori del trend del momento.

La Fineco Black: una premium a costi da carta basic

Tra le due versioni di carta multifunzione Fineco, quella Black è sicuramente la più interessante: plafond di partenza di 1600 euro, ma estendibile fino a 2600 euro, circuito Mastercard per la funzione di carta di credito, disponibile sia a saldo che con opzione revolving (Tan 13,9% e Taeg variabile in funzione della durata).

Per la funzione di carta di debito, può essere usato senza difficoltà anche all’estero, funzionando sul circuito Cirrus Maestro. Il costo è di 19 euro annuali, per i prelievi anche all’estero si paga una commissione fissa di 2,90 euro, mentre per le operazioni all’estero con valute diverse dall’euro è del 2%. Si tratta quindi di una multifunzione con costo di gestione di poco superiore a quella di una semplice carta bancomat, costi fissi e di importo modesto, anche in caso di uso all’estero, e facilità di gestione online tramite l’area personale.

La FreedomCard di Mediolanum: tre versioni per esigenze sempre più sofisticate

La FreedomCard è una multifunzione completa, che comprende la funzione bancomat e Pagobancomat, e quella di carta di credito, anche con possibilità di uso come carta revolving. A seconda della scelta tra la versione basic, la advanced e gold, il canone annuale è di 10 euro per la prima, 30 euro per la seconda e 75 euro per la terza. Se si raggiungono alcuni requisiti (come accredito dello stipendio, pagamento con il conto di almeno due utenze, o bonifici ricorrenti, o titolarità di altri prodotti Mediolanum, compresi anche prestiti e mutui), si ottiene uno sconto di 10 euro (valido per ciascuna versione). L’anticipo contante sconta una commissione del 4%, mentre i prelievi una commissione fino al 2%, che dipende da quella applicata dai circuiti Visa o Mastercard. Ci sono poi ovvie differenze a seconda del tipo di FreedomCard scelta (vedi anche Carta Mediolanum Freedom).

La Cartaimpronta di Bpm: facilità di gestione e uso senza difficoltà

Ha superato quella che a lungo è stata considerata la terza carta multifunzione migliore in Italia, ovvero la Unica di Mps, che non ha saputo riorganizzarsi sul piano dei costi, mantenendoli ben al di sopra delle sue dirette concorrenti (vedi anche Cartimpronta One). Invece la Cartaimpronta di Bpm, ha commissioni contenute (3% per anticipo contante e per i prelievi tra 3 e 4 euro se in Ue e 1,5% per operazioni diverse dall’euro). Il fatto che non insidi il primo posto di Fineco, è dovuto solo al costo di gestione annuale che rimane ai livelli standard, con 30 euro per la carta principale, il che costituisce un peccato veniale, visto l’ampio plafond che può essere richiesto ed utilizzato (fino a 5200 euro). Anche in questo caso si può scegliere tra una versione standard e una gold.

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