Cos'è la SEPA ?

SEPA è l’acronimo di Single Euro Payments Area (Area unica per i pagamenti in euro).
La SEPA è nata per creare omogeneità di diritti e doveri all’interno del circoscritto perimetro dell’area.

Il perimetro dell’area SEPA comprende i seguenti paesi:

  • I 15 paesi dell’Unione Europea che utilizzano l’Euro: Italia, Germania, Francia, Spagna,Portogallo, Grecia, Austria, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Slovenia, Cipro e Malta.
  • 12 paesi dell’Unione Europea che non utilizzano l’Euro ma accettano pagamenti nella nostra valuta: Regno Unito, Svezia,Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria, Romania.
  • Ulteriori 4 paesi: Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein.

Grazie alla SEPA è possibile effettuare pagamenti all’interno del perimetro dei 41 paesi aderenti con un’uniformità di regole.
L’introduzione della SEPA ha migliorato la sicurezza dei pagamenti e ha semplificato tutte le operazioni bancarie, dai bonifici ai pagamenti con carta di credito, insomma, tutti gli spostamenti di denaro.

Per quanto riguarda ciò che a noi interessa (ossia quali sono le ripercussioni sull’utilizzo delle carte di credito), i cambiamenti dalla situazione antecedente all’introduzione della SEPA sono i seguenti:

  • Tutti i bancomat devono essere messi nelle condizioni di poter essere utilizzati all’interno dell’area;
  • Tutte le nuove carte di credito emesse devono avere il microchip (condizione che attualmente garantisce elevati standard di sicurezza e affidabilità);
  • Gli sportelli automatici ATM all’interno del perimetro saranno uniformati e avranno caratteristiche analoghe.

Al termine del processo di standardizzazione i commercianti avranno notevoli vantaggi, non ultimo quello di poter stipulare contratti con un qualsiasi acquirer all’interno dell’area.

Sempre per quanto riguarda le carte è in fase di progettuale (purtroppo al momento ancora non è definito il processo attuativo) un circuito europeo aggiuntivo che consentirebbe di contenere i costi delle operazioni all’estero (più o meno dovrebbero essere gli stessi dei circuiti domestici come il Pagobancomat), purtroppo esistono diversi limiti che frenano il progetto, non ultimi quelli economici (sarebbero necessari ingenti investimenti da parte delle banche per concretizzarlo).

Qualcosa è stato fatto con l’EAPS (L’Euro Alliance of Payment Schemes), una sorta di circuito dei circuiti al quale hanno aderito alcuni paesi tra cui l’Italia, gli altri paesi aderenti sono: Germania con ZKA, Regno Unito con Link, Paesi bassi, Nord Europa e Francia con Eurfiserv, Spagna con Euro 6000, Portogallo con SIBS. Nonostante i notevoli progressi siamo ancora ben lungi dall’avere un unico circuito per tutta l’area.

La migrazione degli strumenti alle nuove regole sepa dovrebbe terminare entro la fine del 2013 ma si stimano tempi più lunghi.

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