Le valutazioni da fare per trovare la carta di credito con il miglior rapporto qualità/prezzo

Dopo aver a lungo subito l'applicazione di commissioni eccessivamente elevate da parte delle banche italiane, ormai i titolari di conti correnti si sono abituati a concentrasi quasi esclusivamente su due aspetti e cioè: il costo della carta di credito e il costo del conto corrente stesso.

Si tratta di un approccio che ha una propria utilità, anche se troppo spesso rischia di esporre a delle scelte comunque errate sul piano pratico ed operativo, dotandosi di un prodotto che non ha, a prescindere dal risparmio, le caratteristiche richieste. Per cui va bene confrontare le carte di credito sul piano dei costi e delle commissioni, ma a condizione di focalizzare l'attenzione sugli aspetti veramente importanti.

Ad esempio se la carta di credito non verrà mai (o quasi) utilizzata per effettuare un rifornimento di carburante, che importanza ha se quella più interessante sotto altri aspetti prevede l'applicazione della specifica commissione? Oppure se si è amanti dell'estratto conto cartaceo, perché ripiegare su carte di credito con estratto conto online, se tanto questo non verrà mai preso in considerazione, non garantendo un'ottimale gestione e controllo della carta? L'euro risparmiato in questo caso, è veramente un “euro” non speso in modo pessimo.

Come valutare il costo della carta di credito: il canone annuo

La prima voce che salta subito all'occhio è quella del canone annuo, soprattutto perché rappresenta la voce complessivamente più elevata. Tuttavia la sua valutazione va fatta con una chiave di lettura molto flessibile, domandandosi in particolare due aspetti:

  • quanto la carta viene utilizzata (aspetto utile sia se la carta, indipendentemente da tutto, è il mezzo di pagamento principalmente usato, e sia nel caso di carte di credito con canone azzerabile);
  • il tipo di beneficio che produce (soprattutto in considerazione dei i servizi accessori applicati come nel caso delle carte oro oppure Platinum).

Il peso delle commissioni variabili: dal rifornimento di carburante all'anticipo di contante

Ci sono delle voci di costo che sono presenti quasi sempre e che sono anche abbastanza uniformate. Tra queste ci sono la commissione per l'acquisto di carburante (normalmente per importi superiori ai 100 euro) che va da un minimo di 0 euro a un massimo di 1 euro. Ha un peso sensibilmente maggiore la commissione di anticipo contante, dal momento che la sua incidenza è in media ferma al 4% e solo raramente ridotta al 3%, a partire da soglie minime fissate da ciascuna banca. Infine c'è la commissione di conversione valuta che in media si aggira all'1,75%.

Esempi di costi di carte di credito

Guardando al comportamento delle tre principali banche italiane per quanto riguarda le più note carte di tipo “classic” troviamo che:

  • il costo della carta di credito Unicredit Flexia classic è di 35 euro per carta principale e 25 euro per l'aggiuntiva, 0 commissioni per rifornimento carburante, plafond fino a 5 mila euro ma nessun pacchetto assicurativo;
  • il costo della carta di credito Bnl è invece di 29 euro per la carta principale e 20 euro per la carta aggiuntiva, con un plafond fino a 5 mila euro, ed un pacchetto assicurativo compreso. Nessuna commissione di rifornimento, mentre per l'anticipo contante si paga il 4% e per le conversioni in valuta l'1,75%;
  • il costo della carta di credito Intesa Sanpaolo con Carta Blu è 30 euro sempre per la carta principale e 18 euro per quelle aggiuntive mentre le commissioni di anticipo contante sono comprese tra il 2% e il 4%. Le commissioni di conversione valuta, infine, sono dell'1%.

Miglioricartedicredito.com , recensioni, opinioni, pareri, commenti e moduli di richiesta delle principali carte - Contatti - Privacy