Carta di credito aziendale sul conto corrente personale: a chi conviene?

La limitazione di impiego del contante, insieme alla necessità di giustificare le spese per poterle scaricare nella voce “costi”, sono due degli aspetti che rendono di fatto l’uso di una carta di credito aziendale come obbligatorio e non opzionale.

Ma a queste primarie caratteristiche si aggiungono anche numerosi vantaggi, che vedono in cima alla lista:

  • possibilità di controllo delle spese in tempo reale;
  • posticipazione dei pagamenti fino a 60 giorni;
  • limitazione del rischio di avere a che fare con comportamenti poco trasparenti da parte di collaboratori o dipendenti;
  • controllo dei costi di gestione, generalmente con la definizione di canoni agevolati, e spese o commissioni prefissati;
  • utilizzo gratuito delle coperture assicurative offerte dalla banca o società emittente;
  • assistenza dedicata con canali preferenziali soprattutto all’estero;
  • partecipazione a club esclusivi con sistema di privilegi e sconti.

Vedi anche Cos'è Soldo Business?.

Tipi di carte di credito aziendali

La business credit card è la forma più diffusa (in inglese si indica una carta di credito destinata agli “affari”) ed anche la prima tipologia ad essersi affermata. La necessità di specializzazione verso cui si è mosso il settore delle carte di pagamento, ha poi portato alla nascita della versione “corporate” dedicata alle aziende (normalmente di medie e grandi dimensioni).

Quindi oggi la business card è dedicata soprattutto ai liberi professionisti, lavoratori autonomi e piccole imprese, mentre per le società si usa la tipologia Corporate. Quest’ultima può essere di due tipi:

  • Central Billing ovvero l’addebito delle spese avviene sul conto della società;
  • Individual Billing: il pagamento avviene sul conto corrente del titolare con rimborso successivo da parte dell’azienda delle spese sostenute. Questa forma si usa soprattutto quando la carta di credito è considerata anche un benefit riservato per alcuni dipendenti.

Le sopracitate tipologie condizionano anche la possibile scelta tra una carta di credito aziendale non nominativa per la società, ma che riporta il nominativo del dipendente o collaboratore (che ne risulterà quindi il titolare) e una nominativa pura e semplice (con nome della società e delega per l’uso).

Come si rimborsano le spese?

In passato una carta di credito aziendale causava un poco di apprensione al titolare di una società, perché in caso d’impiego da parte di un collaboratore disonesto potevano verificarsi usi ‘scorretti’ per lunghi periodi, prima che l’ufficio contabilità riuscisse a rendersene conto. Oggi, la possibilità di controllo in remoto con i servizi dedicati di home banking e le modalità di rimborso soggette a veri e propri regolamenti, rendono questa possibilità molto remota.

Riferendoci al discorso fatto per le Carte corporate possiamo avere due possibilità:

  • appoggio e pagamento della carta di credito aziendale su conto corrente personale del titolare;
  • appoggio e pagamento della carta sul conto aziendale.

Nel primo caso ogni pagamento avviene con addebito sul conto del dipendente titolare nominativamente della card. Poi l’ufficio addetto alla contabilità controlla le varie voci di spesa e autorizza esclusivamente il rimborso di quelle per le quali è ammesso l’uso da parte della società (ad esempio spese di trasporto, biglietti aerei, ecc).

Tutte le voci che non rientrano nel regolamento rimangono a carico del titolare, mentre quelle accettate sono rimborsate normalmente con un unico bonifico. Con questo sistema non si rischia che il dipendente debba anticipare di tasca propria le spese, visti i tempi lunghi che passano dalla chiusura dell’estratto conto al momento in cui si dovrà sostenere il pagamento.

Il sistema più farraginoso da gestire è quello che prevede il pagamento sul conto della società, visto che le spese non ammesse nel regolamento di uso aziendale della carta dovranno essere rimborsate dal dipendente alla società. Per queste spesso sono definiti dei massimali di spesa personalizzati a seconda degli accordi e mansioni dei vari dipendenti.

Come ottenere vantaggi simili senza esporsi con carte di credito?

La principale necessità di un’azienda è quella di contenere e controllare i costi. Per questa ragione si sono diffuse rapidamente le carte prepagata aziendali. Tra queste troviamo ampiamente usate la Youcard Business e la Viabuy: la prima con canone addebitato solo in caso di uso, la seconda con plafond ampio (vedi anche Carta con iban gratuita e anonima).

Sicuramente le carte prepagate vanno prese in seria considerazione, anche se ovviamente si deve rinunciare all’aspetto dell’ anticipo contante, poiché nessuna prepagata può offrire una linea di credito.

Esempi di carte di credito aziendali

  • Unicredit propone la sua Unicreditcard Business: vanta un plafond molto esteso, fino a 25 mila euro, e uno dei pacchetti assicurativi tra i più ricchi del settore. Il canone è medio-basso pari a 50 euro;
  • Cornercard è una società con sede a Lugano che propone 6 differenti tipi di carta di credito aziendale, sia per singoli professionisti che per le “corporate”;
  • Bnl propone una versione business con un plafond di 8000 euro, ma un interessante sistema decalage del canone in funzione del numero di card richieste.


Soldo Business

Un' alternativa alle classiche e costose carte di credito aziendali è Soldo Business, un conto prepagato che consente di gestire la propria azienda in modo semplice ed immediato. Scaricando l’app sul proprio smartphone infatti sarà possibile osservare e gestire in tempo reale tutte le uscite di ogni singolo collaboratore.

In particolare ad ogni dipendente potrà essere aperto un wallet a cui sarà collegata una prepagata Mastercard fisica o virtuale: in questo modo sarà ottimale la gestione dei budget per singola unità o gruppo operativo.

Ecco i costi di questo servizio:

  • Canone mensile per ogni utente o centro di costo: 7€/mese per carta;
  • Prelievo contanti con carta da ATM Italia: 1,00€;
  • Ricezione bonifico bancario: Gratis.

(Data rilevazione: 01/02/2018 - Fonte: sito Soldo).

Scopri i vantaggi di Soldo Business

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